Monti Aurunci
Il Parco Regionale dei Monti Aurunci, istituito con L.R. n.29 del 6 ottobre 1997, si estende su un territorio di 19.375 ettari, a cavallo delle province di Latina e Frosinone. Gran parte del territorio del parco è costituito dagli omonimi monti con il Petrella (1.533 m.), il S.Angelo (1.404 m.), il Ruazzo (1.314 m.) ed il Redentore (1.252 m.) sul quale troneggia dal 1901 una gigantesca statua di ghisa che dà ragione del nome. La natura calcarea di questi rilievi è il motivo dell’assenza pressoché totale di corsi d’acqua, nonché dei fenomeni carsici assai diffusi come doline ed inghiottitoi. La copertura forestale è ricca e varia; dalle leccete e le sugherete sui versanti più soleggiati, alle faggete dei settori più freschi ed elevati, senza dimenticare le specie tipiche della macchia mediterranea (lentisco, fillirea, mirto, erica, ginestra). La fauna è ricca e composta principalmente da 23 specie di mammiferi tra cui l’istrice, il tasso, la lepre, la martora, il cinghiale, la volpe, la donnola, il gatto selvatico ed il lupo. Tra gli anfibi sono da ricordare piccole rarità come il rospo smeraldino, il tritone crestato, il tritone italico e la salamandrina dagli occhiali. Infine, per quanto riguarda l’avifauna, scomparsa l’aquila reale, resistono diversi rapaci come il falco pellegrino, il biancone, lo sparviere, il gheppio, la poiana, il barbagianni, l’allocco e la civetta. Diversi i sentieri da percorrere, tra cui quello del Redentore che porta anche all’eremo di S.Michele Arcangelo, incastonato tra le rocce di M.Altino, meta di pellegrinaggi. Ad Itri, l’Ente Parco ha creato un vivaio, per tutelare il patrimonio genetico delle specie più interessanti e la lavorazione dello strame, con annessa una falegnameria dove vengono prodotti componenti d’arredo e oggetti d’artigianato, utilizzando la massa legnosa proveniente dai lavori di manutenzione dei boschi.